Motociclista muore dopo un incidente stradale: condannato il pedone

Il caso di un pedone che ha attraversato la strada in maniera incauta e precipitosa

Essere un pedone non è sempre sinonimo di innocenza in caso di incidente stradale. Lo ha sancito la Corte di Cassazione con una sentenza che non mancherà di far discutere: protagonisti della vicenda, conclusasi tragicamente, un motociclista e un 51enne pedone: stando ai fatti l’uomo a piedi, appena sceso da un autobus, aveva attraversato la strada ignorando il semaforo rosso e proprio dietro il grosso mezzo.

Sfortunatamente proprio in quel momento, dal senso opposto, sopraggiungeva un motociclista che scorgendolo all’ultimo istante, e nel tentativo di evitarlo, perdeva il controllo della moto andandosi fatalmente a schiantare contro un palo.

Gli ermellini, considerata la sentenza di Appello, infine, hanno confermato la condanna a un anno nei confronti del pedone e la sanzione di centocinquantamila euro come risarcimento verso i famigliari della vittima, inoltre sottolineando: “tenuto conto dell’assenza di tracce di frenata, della presenza di almeno un mezzo di grosse dimensioni che occultava la visibilità dei pedoni e della rapidità con cui è avvenuto l’investimento, correttamente i giudici di merito, hanno concluso che il motociclista si trovasse a così breve distanza dall’attraversamento pedonale, da non poter utilmente arrestare il proprio veicolo in condizioni di sufficiente sicurezza anche volendo ipotizzare che il semaforo proiettasse per i veicoli luce gialla e non verde”.

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